Finora per attaccare il grasso si è ricorsi a tecnologie che in qualche modo producevano calore e distruzione immediata della cellula adiposa con problematiche legate poi a sovraccarici epatici. Ora invece, con questa moderna e straordinaria tecnologia, il grasso viene attaccato, in modo programmato e selettivo, dal freddo.
Ma vediamo passo passo quello che accade e perché la criolipolisi non dà risultati immediati ma nel tempo:
PASSO 1: Aspirazione – Grazie ad un potente ed efficace vacuum di cui il manipolo dell’apparecchiatura è dotato, viene aspirata cute, sottocute e tessuto adiposo che vengono sottoposti ad un abbassamento di temperatura (fino a -5 °C). Perché il vacuum è importante: perché questa aspirazione permette un raffreddamento selettivo del grasso.
PASSO 2 Cristallizazione – Il grasso così raffreddato va incontro ad una cristallizzazione dei suoi lipidi, e questa cristallizzazione danneggia meccanicamente le cellule adipose che vanno incontro ad una morte selettiva.
PASSO 3: Apoptosi – morte programmata delle cellule. Dalle analisi istologiche condotte su diversi pazienti trattati dalla criolipolisi si è evidenziato che:
– Dopo 3 giorni dal trattamento: comparsa dell’enzima Caspasi – 3, ossia il primo enzima che interviene quando ci sono dei tessuti che vanno incontro ad una necrosi (morte)
– Dopo 7 giorni dal trattamento: le membrane degli adipociti diventano sempre più difformi perché in estrema sofferenza
– Dopo 14 giorni dal trattamento: comparsa dei macrofagi, gli spazzini che intervengono quando l’organismo ha dei tessuti in necrosi e che devono dunque essere eliminati
– Dopo 90 giorni dal trattamento: assenza completa di macrofagi, ripristino alla normalità dei tessuti, ma con un numero di adipociti e di spessore ridotto.